30 marzo 2016

Enorme “cerchio nero” con luci sulla Corsica nel 2014




A quanto pare sono ritornati. Parliamo di UFO che non hanno, all’apparenza, alcun elemento convenzionale per essere spiegati con qualcosa di noto. Nel 2014, precisamente il 28 agosto, un testimone mentre si trovava nella cittadina di Zonza (Corsica del Sud – Francia), presso Sainte Lucie de Porto Vecchio, è alle prese con un complesso fenomeno UFO. Erano le ore 04:30 del mattino. Quel giorno faceva un gran caldo nel camping “Le California” e il testimone – che ha registrato la sua esperienza alla Gendarmeria (l’equivalente francese dei nostri Carabinieri) – esce fuori per recarsi all’interno di un bungalow attrezzato con una postazione internet. Poi però decide di ritornare a letto. Mentre sta per attraversare il cortile (erano arrivate le ore 05:00), guarda istintivamente in alto nel cielo. La volta celeste era, a quell’ora, molto chiaramente colma di stelle visibili. Non c’era nulla di illuminato nel campo e si poteva ancora vedere molto bene (assenza di lampioni nel camping). Mentre ammirava i fenomeni naturali, il testimone nota la presenza di un enorme cerchio di colore nero che si staglia nel cielo terso. Il diametro periferico dell’oggetto era più chiaro e al suo centro erano posizionate molte fonti luminose che formavano, a loro volta, un cerchio. Il testimone non fu così certo sul numero di queste luci, ma potevano essere racchiuse da un minimo di quattro a un massimo di otto. Alla domanda, dapprima posta dai gendarmi e poi dai ricercatori del GEIPAN (Groupe d’Études et d’Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés) in seno al CNES (Centre national d’études spatiales) a Tolosa, se l’oggetto avesse una forma piatta o meno, il testimone risponde di non essere certo della sua forma precisa, ma pensò ad un qualcosa simile ad una sfera. Davanti a questo cerchio si muovevano, allo stesso ritmo, due file di diversi gruppi, ma senza luci. Il testimone stimò che i gruppi erano cinque, seguiti poi da altri cinque, e che sembravano essere costituiti da più oggetti identici di forma triangolare. Dietro al grande cerchio si spostavano ugualmente altri due gruppi di oggetti identici al primo.

Disegno del fenomeno effettuato dal testimone alla Gendarmeria


La velocità di marcia del fenomeno era molto lenta. Tutto si muoveva allo stesso ritmo. I diversi punti luminosi che si trovavano al centro del grande cerchio non si confondevano con le stelle circostanti. Il testimone non poté valutare la distanza, né le dimensioni del fenomeno. L’avvistamento durò all’incirca dieci minuti, allontanandosi gradualmente dal testimone stesso. Il fenomeno non è stato fotografato dal testimone, il quale non fu l’unico a notare il fenomeno in quanto anche un altro ospite del camping fu testimone di ciò. Il GEIPAN ha escluso le ipotesi convenzionali per spiegare l’avvistamento, tra cui quella meteo (quel giorno e a quell’ora il cielo era completamente sgombro di nubi), astronomica (la Luna era invisibile, il Sole sorgeva alle 07:00 del mattino, mentre i pianeti Venere e Giove erano posizionati in basso all’orizzonte Est), astronautica (durante il periodo d’osservazione del fenomeno, alcun satellite fu registrato sorvolare il cielo, né tantomeno si trattò di un “detrito spaziale” escluso tramite lo “Space Track, FlyBys of Selected Satellite“),aeronautica (nessun aeroporto civile vicino, come “Figari”, riportò la partenza o l’atterraggio di alcun aeromobile essendo inoperativo dalle ore 00:00 alle ore 06:30 del mattino, né risultò che dall’aeroporto militare della base di Solenzara fosse stata riportata attività di alcun tipo, né tantomeno fu segnalato traffico aereo di jet militari. Inoltre i radar militari non rilevarono, a quell’ora e in quella zona, alcuna attività sospetta). Il fenomeno resta pertanto inspiegabile e catalogato dal GEIPAN di categoria “D-1” (Osservazione Non Identificata, di media consistenza, senza foto e video).


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