25 gennaio 2016

Tassisti giapponesi terrorizzati da strane entità ultraterrene

I tassisti della città di Sendai che si trova nella prefettura di Miyagi nel nord-est di Honshu, hanno riferito di essersi imbattuti ripetutamente con delle inquietanti entità ultraterrene. 
Secondo il quotidiano Asahi, alcuni eventi soprannaturali hanno cominciato a verificarsi subito dopo il terribile terremoto e il conseguente tsunami del 2011.
Un ricercatore giapponese che lavora presso l'Università di Tohoku ha deciso di indagare a fondo su quanto riportato dagli spaventati tassisti e dai residenti locali, raccogliendo del materiale utile per la sua tesi di laurea grazie alle testimonianze di centinaia di persone, tutte coinvolte in un certo qual modo in questi strani avvistamenti. 
Il ricercatore che all'occorrenza esercita anche l'attività di tassista riferisce che l'anno successivo al violento terremoto, mentre si trovava a bordo del suo taxi vicino alla stazione di Ishinomaki, una misteriosa donna con un cappotto gli si avvicinò chiedendogli di accompagnarla nella spettrale e disabitata zona di Minamihama. Visto l'esitazione del tassista la donna esclamò :"Ho forse l'aspetto di una morta? " Il grido della donna attirò l'attenzione di un altro tassista di passaggio il quale riferì di non aver notato alcun passeggero sul sedile posteriore del taxi. Un caso simile riguarda uno strano giovane che appena entrato in un taxi chiese all'autista di accompagnarlo nella zona montagnosa di Hiёriyama . L'autista del taxi riferì che il giovane passeggero scomparve inspiegabilmente mentre percorreva la strada che avrebbe dovuto condurli a destinazione . Secondo le testimonianze raccolte dal ricercatore, è emerso che nel momento in cui un cliente si accinge ad entrare in un taxi, il contatore si accende automaticamente costringendo gli autisti a pagare di tasca propria solo per aver effettuato un viaggio fantasma . Il terremoto avvenuto in Giappone l'11 marzo 2011, è stato considerato il più forte nella storia del paese a seguito del quale si contarono più di 15.000 vittime e circa 2.500 dispersi.



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