10 ottobre 2015

ARIEL SCHOOL - IL FILM SUL FAMOSO INCONTRO TRA ALIENI E BAMBINI IN AFRICA



Il 16 settembre 1994, alla scuola elementare Ariel in Zimbabwe, decine di bambini hanno assistito all’atterraggio di un disco volante nel cortile della scuola durante l'intervallo, notando anche due strani esseri mentre uscivano dalla navicella.


Di tutti i racconti sugli avvistamenti Ufo, quello avvenuto in una scuola in Zimbabwe è ricco di particolari così vividi che un regista americano ne sta addirittura girando un film. Due settimane fa, il 17 settembre, è caduto il ventunesimo anniversario di quest'avvenimento, che ha destato grande attenzione in tutto il mondo prima di svanire da sotto i riflettori. Ariel Phenomenon, film diretto da Randall Nickerson, racconta l'avvistamento di una navicella aliena da parte di alcuni bambini della scuola elementare Ariel, nello Zimbabwe nordorientale. Il film comprende anche le interviste agli allora piccoli testimoni, che ne erano stati profondamente segnati e che lo ricordano ancora nei minimi particolari, così come alcuni filmati girati subito dopo l'incontro nel 1994, che mostrano i bambini mentre discutono di quanto hanno visto con lo psichiatra di Harvard John E. Mack. Secondo Mack, che aveva parlato a lungo con i testimoni, il racconto dell'avvenimento era autentico. I bambini avevano descritto un velivolo a forma di disco mentre atterrava vicino alla scuola, poi due strani esseri si erano avvicinati agli scolari. Anche Tim Leach, capo dell’ufficio per lo Zimbabwe della Bbc, aveva intervistato i bambini subito dopo il fatto. Il regista Nickerson, dopo aver intervistato Leach prima della sua morte, aveva dichiarato che l’evento gli aveva fornito una nuova prospettiva sulla vita, l’universo e ogni cosa. «Non me lo sarei perso per niente al mondo», aveva esclamato. Il dottor Mack (1929-2004) nella sua carriera aveva dovuto affrontare molte critiche, dal momento che nel suo lavoro si era imbattuto in molte persone che sostenevano di aver visto degli alieni. Mack riteneva che questi incontri andassero oltre la semplice esperienza fisica e questa sua idea non veniva del tutto accettata. Nel sito del John E. Mack Institute si legge appunto che «l’interesse di Mack per gli aspetti trasformazionali di queste esperienze straordinarie e la sua proposta secondo cui l’esperienza potrebbe essere più trascendentale che fisica, e nondimeno reale, è stata ampiamente riporta dai media come semplice conferma degli incontri con gli alieni».

IL DOTTOR JOHN MACK PARLA CON UNA DELLE PICCOLE TESTIMONI DEL CONTATTO ALIENO NELLA ARIEL SCHOOL DI RUWA, ZIMBABWE. 


IL REGISTA RANDALL NICKERSON NEI DINTORNI DELLA SCUOLA ELEMENTARE DOVE AVVENNE L'ATTERRAGIO UFO



Un importante caso di critica era avvenuto nel 1994 quando Daniel C. Tosteson, preside di facoltà dell'Harvard Medical School, aveva effettuato una revisione paritaria e confidenziale del lavoro di Mack sull'avvistamento in Zimbabwe.

Nel momento in cui il suo lavoro era giunto all'attenzione del pubblico, aveva suscitato delle controversie. Ma dopo quattordici mesi d'inchiesta, Harvard aveva poi rilasciato una dichiarazione, assicurando che Mack «rimane un membro rispettabile della facoltà di medicina di Harvard». Il preside di facoltà aveva poi riaffermato «la libertà accademica di Mack di studiare ciò che voleva e di esprimere le sue opinioni senza impedimenti». Ma non senza una postilla. Tosteson ha aggiunto un'indicazione, esortando «il dottor Mack, nel suo entusiasmo nello studiare questo gruppo di individui [persone che credono di essere stati rapiti dagli alieni, ndr], a stare attento a non violare in alcun modo gli elevati standard per la condotta della pratica clinica e l’investigazione clinica, che sono stati il marchio di questa facoltà». 


Nel 2014 un altro giornalista aveva approfondito l’episodio avvenuto nella scuola in Zimbabwe, citando alcuni scienziati: Sean Christie, reporter del Mail and Guardian, aveva riportato che «gli astronomi dell’intera regione hanno affermato che ‘lo spettacolo pirotecnico’, visibile fino in Zambia e Botswana [al tempo del presunto incontro alieno alla scuola Ariel], è stata una pioggia di meteore». Anche un'esperta locale di Ufo, Cynthia Hind, aveva riferito di aver registrato decine di racconti su una palla di fuoco, simile a una capsula affiancata da due capsule più piccole.-  






Una volta Christie ha intervistato una delle scolare, che aveva deciso di rimanere anonima, raccogliendo un racconto alquanto strano e inquietante. La bambina aveva raccontato che l’evento era accaduto mentre gli studenti erano nel cortile durante l'intervallo. Il fatto strano è che quando avevano raccontato agli insegnanti quello che avevano visto, questi ultimi avevano detto loro di non parlarne e di non prendere in considerazione il fatto. «Ma il giorno successivo la scuola ha ricevuto numerose chiamate dei genitori, che volevano sapere perché i loro figli fossero spaventati. È così anche gli insegnanti hanno iniziato a dare di matto», aveva detto la bambina. Randall sta ancora cercando finanziamenti per concludere la produzione di Ariel Phenomenon. Alla squadra si è unito anche Christopher Seward, tecnico del montaggio che ha vinto diversi premi e che ha lavorato nei film di Michael Moore, come Fahrenheit 9/11, Sicko e Fat, Sick and Nearly Dead.- 


Fonte: http://www.noiegliextraterrestri.it

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