8 giugno 2015

Astronomo britannico: “Il primo contatto alieno? Proveniente da macchine”

Il contatto alieno è probabile che arrivi da “macchine viventi” su altri pianeti al di fuori del nostro sistema solare, ha dichiarato l’astronomo reale britannico, Martin Rees. Il professor Rees, 72 anni e lord inglese, ha dichiarato al Cheltenham Science Festival che non sta ‘trattenendo il respiro’ per segnali di vita extraterrestre, ma se dovesse essere captato, questo segnale non proverrebbe da vita organica, come quella degli esseri umani. Rees ha affermato che la maggior parte dell’esplorazione spaziale sarebbe effettuata da macchine, che non sarebbero vincolate dalle difficoltà fisiche esistenti nello spazio o su altri pianeti.

“Penso“, dichiara Rees, “che sia molto probabile che nel giro di pochi secoli l’intelligenza dominante sarà quella delle macchine, perché avranno una tempistica più semplice per diffondersi al di là della Terra, perché non sono di natura organica e la maggior parte dell’esplorazione sarà effettuata da macchine e non da esseri umani. Se si dovesse rilevare un segnale SETI (Search for Extra Terrestrial Intelligence) molto probabilmente sarà stato emesso da una macchina e non da una creatura organica. C’è stato solo un sottile frammento di tempo in cui gli esseri organici sono esistiti e – miliardi di anni dopo – le macchine se ne faranno carico, in modo che erediteranno il futuro“. Il professor Rees ha inoltre dichiarato che solo pochi avventurosi esseri umani abbandoneranno la Terra per colonizzare il sistema solare, dove sarebbero costretti ad utilizzare la tecnologia per adattarsi a mondi abitabili e avviare nuove civiltà. Tali adattamenti informatici su nuovi pianeti o lune segnerebbero l’inizio della cosiddetta “Era Post-Umana“. Space Adventures Ltd ha già in programma i primi viaggi turistici verso il lato oscuro della Luna, mentre SpaceX, la società fondata da Elon Musk, che regolarmente offre carichi utili per la Stazione Spaziale Internazionale, spera di iniziare a trasportare nel prossimo futuro turisti e merce nello spazio. Musk ha anche parlato delle sue ambizioni di avviare una colonia su Marte e ha affermato che vorrebbe morire sul pianeta “non solo al momento dell’impatto“. Gli astronauti non si sono avventurati oltre la bassa orbita terrestre dopo l’ultimo volo con equipaggio sulla Luna, avvenuto nel 1972 del Ventesimo secolo.

Il professor Rees dichiara: “Non vedremo un’altra missione Apollo perché quella fu alimentata dalla rivalità tra superpotenze. Penso che ci saranno persone che vorrebbero partire, ma non nel modo dei tradizionali astronauti, ma avventurieri folli come Ranulph Feinnes e Elon Musk. Alla fine di questo secolo ci saranno alcune persone che vivranno lontane dalla Terra. Ci auguriamo che diano una buona occhiata nell’adattarsi alla loro progenie che avrà bisogno di adattamenti genetici. Questo sarà l’inizio dell’Era Post-Umana perché si evolveranno ad essere una nuova specie. Prevedo che nei prossimi 50 anni o giù di lì tutti i corpi del sistema solare saranno stati mappati ed esplorati da macchine e qualcuno – tra gli esseri umani – si atterrà a ciò“. Il professor Rees si è detto preoccupato per l’aumento nel settore delle biotecnologie ed ha avvertito che presto i computer e i robot saranno così avanzati che saranno in grado di creare la prossima generazione di macchine senza l’intervento umano.
Recentemente Stephen Hawking ha avvertito che la crescita dell’intelligenza artificiale potrebbe significare la fine del genere umano. Rees in proposito aggiunge e conclude che : “Alcune persone pensano che dovremmo avere delle linee guida, mentre altre pensano che non dovremmo preoccuparci di ciò. Senza alcun dubbio sono preoccupato per questi robot militari, funzionanti in modo totalmente autonomo, che possono semplicemente sparare delle pallottole alla gente“.

Fonte: ufoedintorni.wordpress.com

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