22 gennaio 2015

Studio italiano: “Wormhole attraversabile nella Via Lattea”




Una gigantesca via d’accesso per un’altra galassia può esistere al centro della Via Lattea, lo sostiene uno studio. Gli scienziati ritengono che la materia oscura al centro della nostra galassia potrebbe sostenere un wormhole nel quale potremmo viaggiare attraverso. I wormholes sono aree dove lo Spazio e il Tempo vengono piegati in modo che punti distanti siano subito più vicini.

Einstein li predisse nella sua Teoria della Relatività Generale, ma nessuno sa come possano essere tenuti aperti in modo che qualcuno possa viaggiarci attraverso. La maggior parte degli scienziati crede che sia estremamente improbabile che possano esistere in modo naturale nell’Universo. Sarebbero di massa enorme, come una stella a neutroni, in grado di creare una curva nel tempo che potrebbe piegare lo Spazio-Tempo sufficiente a riunire un altro tunnel sull’altro lato. Non sono stati mai individuati esempi naturali.

Ma gli astrofisici della Scuola Internazionale di Studi Avanzati di Trieste, in Italia, sostengono che è matematicamente possibile che un portale possa essere stato creato da materia oscura al centro della Via Lattea.

“Se uniamo la mappa della materia oscura nella Via Lattea con il più recente modello del Big Bang per spiegare l’Universo e si ipotizza l’esistenza di tunnel spazio-temporali, ciò che otteniamo è che la nostra galassia potrebbe davvero contenere uno di questi tunnel, e che il tunnel potrebbe anche essere delle stesse dimensioni della galassia. Ma c’è di più. Potremmo anche viaggiare attraverso questo tunnel, in quanto, in base a nostri calcoli, potrebbe essere navigabile. Proprio come quello che abbiamo visto tutti nel recente film ‘Interstellar‘“, ha dichiarato il professor Paolo Salucci.

Salucci ha anche affermato che la ricerca è sorprendentemente vicina a quella che è stata raffigurata nel film del regista Christopher Nolan, per il quale il fisico teorico Kip Thorne ha fornito assistenza tecnica.

“Quello che abbiamo cercato di fare nel nostro studio è stato quella di risolvere l’equazione vera e proprio che l’astrofisico ‘Murph’ stava lavorando“, ha detto il professor Salucci. “Chiaramente lo abbiamo fatto molto prima che il film uscisse“.

Qualsiasi wormhole esistente in natura era stato precedentemente ipotizzato simile a quello di punture di spillo microscopiche nel tessuto dello spazio-tempo. Ma è possibile che uno di essi giaccia al centro della Via Lattea e che possa essere abbastanza grande per inghiottire una nave spaziale e il suo equipaggio.

Il professor Salucci ha aggiunto: “Ovviamente non stiamo affermando che la nostra galassia sia sicuramente un wormhole, ma semplicemente che, secondo i modelli teorici, questa ipotesi è una possibilità“.

Come credono gli scienziati, anche altre galassie a “spirale” simili alla Via Lattea – come la vicina Andromeda – possono contenere dei wormholes.

Teoricamente potrebbe essere possibile sperimentare l’idea confrontando la Via Lattea con un tipo diverso di galassia vicina, come una delle irregolari Nubi di Magellano.

Nel loro articolo, gli scienziati scrivono: “Il nostro risultato è molto importante perché conferma la possibile esistenza di wormholes nella maggior parte delle galassie a spirale (…) La materia oscura potrebbe fornire il combustibile per costruire e sostenere un wormhole. Quindi, i wormholes potrebbero essere trovati in natura e il nostro studio potrebbe incoraggiare gli scienziati a cercare la prova osservativa per i wormholes nell’alone della regione galattica“.

La teoria è stata pubblicata nella rivista Annals of Physics’ con il titolo ‘Possible existence of wormholes in the central regions of halos‘.


Fonte:  https://ufoedintorni.wordpress.com

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