23 marzo 2013

La Zona del silenzio 

Cosa si nasconde nel sottosuolo del Messico?

Ci sono ancora diversi misteri nel mondo sui quali indagare, molti dei quali rimangono, ancora oggi, senza una logica spiegazione. Fra i tanti ne ho scelto uno, che per certi aspetti entra in questa categoria, mi riferisco al Messico e alla sua misteriosa “zona del silenzio”.

Il luogo in questione si trova in una zona desertica che si estende per 50 Km quadrati a Nord del Messico, proprio nel luogo nel quale convergono gli stati di Durango, Coahuila e Chhuahua, ovvero nell'attuale”Reserva de la Biosfera dei mapimi”, posta sotto il controllo della sovraintendenza dell'Istituto de Estudios del Deserto. Questa area era già conosciuta in epoche più antiche dalle popolazioni locali che vivevano proprio in questa zona. Si tratta di un quadrato di Terra noto anche come la “Zona del Silenzio”, oggetto in passato di uno stretto controllo sia da parte degli scienziati che dei militari messicani e americani. Le particolarità di questa zona risiede nel fatto che le comunicazioni radio, ed altre gamme di frequenza, vengono letteralmente inghiottite da un vortice di forze elettromagnetiche, che sono anche alla base di un altro sconosciuto fenomeno. Nel mezzo di questo deserto cadono ogni anno centinaia di micro -meteoriti e in passato anche alcuni satelliti artificiali, quasi fossero attirati non si sa bene da cosa. Un caso eclatante si ebbe all'inizio del 1969; alcuni scienziati messicani si accorsero che una sonda sovietica, la Venere 5, diretta verso il gemello della Terra, si trovava in rotta di collisione con un oggetto di grande dimensioni. Subito gli scienziati avvisarono le autorità russe e congiuntamente osservarono un enigmatico fenomeno ,rimasto ancora oggi unico e inspiegabile. Il grosso meteorite prima cambiò traiettoria, evitando la collisione con la sonda Venere 5, quindi, all'ingresso nell'atmosfera terrestre, iniziò a compiere una intera rivoluzione attorno alla Terra prima di schiantarsi esattamente nella Zona del silenzio. Proprio in seguito a questo strano evento, il meteorite venne ribattezzato con il nome di meteorite “intelligente”o meteorite di Allende. Vennero raccolti alcuni campioni, e dalle analisi di laboratorio risultò che al suo interno erano presenti non solo il carbonio, ma anche altri elementi che non risultavano esistenti nel nostro sistema solare; si stabilì inoltre che il meteorite aveva una età di 13.000 milioni di anni, era quindi tre volte più vecchio del nostro sistema solare. In questa area desertica le bussole impazziscono; gli scienziati messicani, dopo una attenta analisi, sono giunti a sostenere che un grosso meteorite sia impattato proprio in quel luogo, ipotesi suffragata anche dalla disamina dei frammenti nell'area desertica, oggi sepolti dalla sabbia. Nel 1968 gli americani lanciarono un missile sperimentale di nome Athena; il missile dopo alcuni minuti scomparve dei radar e cadde “accidentalmente” nella zona del silenzio. La NASA avvertì il governo messicano di questo incidente, ma è anche probabile che si trattò di un tentativo portato avanti per distogliere l’attenzione sul fatto che gli americani erano interessati a perlustrare la zona, 
forse alla ricerca di qualcosa da recuperare. 

Uno dei partecipanti a questa missione era Wernher von Braun, tutti gli altri sono rimasti anonimi e ben poche notizie trapelarono, visto anche che l’intera zona venne chiusa per il timore di una contaminazione dovuta ai resti del missile precipitato. Nel frattempo i tecnici della NASA prelevarono alcuni reperti, tra i quali alcune tonnellate di sabbia del deserto, pietre, frammenti meteorici, fossili,esemplari della flora e della fauna. Ricordiamo che anticamente tutta l'area era sommersa dal mare Di Thetis, così come dimostrato dal ritrovamento di numerose conchiglie e fossili marini. Ma c'è di più; alcuni decenni dopo, una truppe televisiva spagnola presente nell'area per un documentario, riportò alla luce alcune tombe ricoperte da pietre all'interno delle quali vi erano alcuni scheletri giganti, appartenenti ad esseri di oltre due metri di altezza. Ci sono per il momento poche foto che attestino questo ritrovamento, foto che sono comparse sia sulla TV spagnola che in quella messicana. Successivamente al ritorno della troupe nella zona, gli scheletri erano scomparsi, probabilmente venduti dai contadini locali o presi dai militari. Un'altra curiosità relativa a questo sito, è che molti animali si dirigono per morire nel suo interno, mentre molti contadini che abitano nelle zone limitrofe all'area sostengono di essere testimoni di strani avvistamenti di oggetti luminosi, oltre che di incontri con esseri viventi dalle caratteristiche non del tutto umane. Chiudendo l'articolo vi racconto la testimonianza di altre due persone che con la loro macchina si erano impantanati nel fango, dopo una delle rare piogge torrenziali che colpiscono questa parte del Messico. La coppia fu soccorsa da due strani individui molto simile agli umani, ma con una voce profonda, alti oltre due metri, con una lunga tunica gialla ed un copricapo con l'effigie di un triangolo recante un punto al centro. Di certo molte cose strane sono avvenite in questa zone, un luogo enigmatico sul quale nessuno ha finora condotto delle ricerche serie ed approfondite.

La Zona del Silenzio viene considerato da molti un luogo nel quale il mondo dei morti entra in simbiosi con quello dei vivi (come da tradizione dei nativi del luogo). Alcune persone che hanno attraversato la zona hanno riferito di esseri umani apparsi sotto forma di essenza, altri dicono di aver visto il famoso “popolo ombra”, ed un certo numero di altre entità paranormali. Tra fantasmi, Grigi e l’ipotetico interesse militare, il luogo ha certamente un potenziale futuro di interesse.
Chissà, forse altri ricercatori si faranno avanti, e a noi non resta che aspettare.


Salvatore Giusa

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